I Disturbi da uso di Sostanze
I disturbi da uso di sostanze includono 10 classi distinte di sostanze (secondo il DSM-5): alcool; caffeina; cannabis; allucinogeni; inalanti; oppiacei; sedativi, ipnotici, ansiolitici; stimolanti; tabacco; altre. La caratteristica essenziale di un disturbo da uso di sostanze è un insieme di sintomi cognitivi, comportamentali e fisiologici che indicano come il soggetto continui a fare uso della sostanza nonostante i significativi problemi ed essa correlati.
Alcuni dei principali criteri che riguardano il disturbo da uso di sostanze sono: l’assunzione in quantità sempre maggiori e per un tempo più lungo di quanto fosse nelle intenzioni del soggetto; il desiderio di ridurre o regolare l’uso della sostanza con tentativi infruttuosi; craving (desiderio intenso e irresistibile per la sostanza); fallimento, riduzione o abbandono delle principali attività sociali, lavorative, scolastiche o ricreative; tolleranza (aver bisogno di dosi marcatamente aumentate della sostanza per ottenere l’effetto desiderato o manifestare una marcata diminuzione dell’effetto quando si consuma la dose abituale); astinenza (si verifica in seguito alla riduzione o alla cessazione dell’uso della sostanza e va da alcune ore a diversi giorni).
Le sostanze alleviano stati di tensione e dolore e consentono una via di fuga da una sofferenza psichica pre-esistente; sono una forma di “automedicazione” rispetto ad alcuni stati emotivi ed appaiono come un palliativo rispetto alle inevitabili sofferenze della vita. L’incontro con una sostanza o un comportamento permette dunque, di obnubilare la coscienza e suscitare intense sensazioni positive ma, nell’illusione di procurarsi effetti piacevoli, il soggetto ne diviene schiavo.
Dipendenze Comportamentali
Si definiscono “dipendenze comportamentali” quelle forme di dipendenza nelle quali non c’è assunzione di sostanze psicoattive, ma una dedizione eccessiva a un comportamento socialmente accettato (shopping, internet, cellulare, lavoro, studio, sesso, attività fisica, ecc.). Le dipendenze comportamentali riducono gli stati emotivi negativi e favoriscono una percezione positiva di sé e del mondo. Oltre alle dipendenze sopra citate, anche il gioco d’azzardo patologico sembra rappresentare un tentativo di fuga da stati emotivi dolorosi e inelaborabili.
Viene definito come un comportamento problematico persistente e ricorrente che porta a disagio o compromissione clinicamente significativi. L’individuo diviene irritabile e irrequieto se tenta di smettere di giocare d’azzardo; ha bisogno di quantità di denaro sempre maggiori, è spesso preoccupato dal gioco e dopo aver perduto denaro cerca di “ricorrere” le perdite tornando a giocare; mente per nascondere il suo coinvolgimento nel gioco e mette in pericolo le sue relazioni significative, lavoro, studio o carriera.
La Psicoterapia Psicodinamica funziona?
La Psicoterapia Psicodinamica è efficace; i suoi effetti terapeutici sembrano essere di maggiore durata rispetto ad altri tipi di trattamento e riguardano un ampio raggio di disturbi e condizioni psicopatologiche.
Un consulto dovrebbe essere richiesto da chiunque abbia delle difficoltà in ambito personale, relazionale, affettivo e lavorativo; oltre che disagi più specifici, come ad esempio:
Psicoterapia Psicodinamica
La psicoterapia psicodinamica è un tipo di trattamento che affonda le radici nella tradizione psicoanalitica e promuove l’esplorazione di aspetti del funzionamento intrapsichico e relazionale non direttamente accessibili alla coscienza. L’assunto fondamentale è che non si possono modificare o comprendere comportamenti, pensieri e fantasie senza considerare le determinanti inconsce che influenzano ogni aspetto della vita dell’individuo.
Il presente infatti, può essere compreso solo tenendo conto delle esperienze passate e dei vissuti infantili del soggetto. Tale approccio rivolge una profonda attenzione all’interazione tra paziente e terapeuta con l’obiettivo di rispondere in modo efficace alle specifiche difficoltà portate in terapia (Lingiardi V., Gazzillo F., 2014).
Il modello scientifico-culturale adottato si basa sui principali costrutti psicodinamici secondo cui i fenomeni osservabili sono il risultato di elementi ereditari, affettivi, cognitivi, comportamentali e ambientali che interagiscono in un unico Sistema.